El Jem: la città africana con le più belle rovine romane

Anfiteatro romano di El Jem

Anfiteatro di El Jem

Le migliori rovine romane di tutto il continente africano si trovano a El Jem, in Tunisia, città famosa per il suo anfiteatro, il terzo più grande al mondo (per dimensioni) dopo quello di Roma e di Capua Antica. La struttura, voluta dall’imperatore Giordano I tra la fine del II e gli inizi del III secolo d.C., veniva adoperata per corse di carri e spettacoli di gladiatori. Alcuni studiosi ritengono che la sua costruzione non fu mai completata, ma ciò che si sa con certezza è che a partire dal XVII secolo molte delle sue pietre furono utilizzate per l’edificazione di villaggi limitrofi e della Grande Moschea di Qayrawan. Solo nel 1979 le rovine dell’anfiteatro furono dichiarate Patrimonio dell’Umanità. La struttura si presenta di color ocra e dall’aspetto austero e maestoso, le pietre non presentano decorazioni data la loro eccessiva friabilità e sono ancora perfettamente visibili archiscalinatecamere sotterranee contrafforti.

Anfiteatro romano di El Jem

Anfiteatro di El Jem

El Jem, anticamente chiamata “Thysdrus”, era una delle città più prospere dell’Africa romana all’inizio del periodo imperiale. La sua ricchezza era dovuta alla produzione ed esportazione di olio, oltre alla sua posizione privilegiata nell’ambito del commercio. Oggi sono ancora visibili rovine minori del suo passato come i due piccoli anfiteatri, situati oltre la via per Sfax, raggiungibili percorrendo la strada costeggiante la ferrovia. Il più antico dei due risale al I secolo d.C. ed è scavato nella roccia, mentre il secondo è sovrapposto al primo. Nel Museo Archeologico di El Jem, sito in Route de Sfax, sono conservati i mosaici raffiguranti e testimonianti le attività svolte negli anfiteatri: prigionieri di guerra e cristiani dati in pasto ai leoni sotto lo sguardo allegro e soddisfatto della folla acclamante; gladiatori in lotta contro belve feroci prese direttamente dalle foreste africane. Anche se al di fuori del consueto circuito turistico, il museo merita una visita perché è una vera e propria ricostruzione di villa romana con i vari ambienti e il peristilio, oltre i reperti scultorei e gli innumerevoli mosaici, uno più bello dell’altro.

Anfiteatro romano di El Jem

Anfiteatro di El Jem

Un’altra testimonianza del ricco passato di El Jem sono le ville romane venute alla luce con gli scavi. Le più belle sono: la “Casa d’Africa”, la “Casa del Pavone” e la “Domus Sollertiana”. Nelle antiche ville si nota chiaramente la struttura dei giardini circondati da gallerie a colonnati e le stanze pavimentate con mosaici rappresentanti soggetti mitologici e attività di vita quotidiana. Anche in questo caso molti mosaici sono visibili al Museo Archeologico di El Jem.

Mosaico conservato all'interno del Museo archeologico di El Jem

Mosaico conservato all'interno del Museo archeologico di El Jem

 

Insegnante di professione, ha un’unica grande passione: viaggiare e scoprire luoghi lontani dal turismo di massa. Durante il tempo libero si dedica alla scrittura e alla lettura di tutto ciò che riguarda il mondo dei viaggi.

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