Tikal, Copan e le valli del Guatemala: il mondo dei Maya ieri e oggi

Oggi vi portiamo nel mondo dei territori Maya antichi e moderni, dalle antiche città Maya sepolte nella jungla, come Tikal in Guatemala e Copan in Honduras, fino alle valli del Guatemala dove vivono i discendenti Maya.

I Maya occupavano un territorio molto vasto che si estendeva per tutto il centro America, questo fino all’arrivo dei colonizzatori europei, poi con il tempo la loro civiltà è andata scomparendo. Oggi il Paese che contiene il maggior numero di testimonianze Maya è il Guatemala. Nella città di Tikal, a Nord-Ovest di Flores, nella jungla tropicale, ci sono ancora le antiche piramidi a scaloni, tutto intorno una fitta foresta pluviale, pappagalli verdi, aguti, tucani e scimmie urlatrici, fanno da cornice a queste meraviglie del passato. Tikal è uno dei siti Maya più antichi del Peten guatemalteco e dai reperti si deduce che la città era probabilmente la maggiore potenza economica del centro America. Oggi una parte dell’eredità culturale dei Maya si riscontra nei villaggi indigeni del Lago Atitlan, dove parlano ancora dialetti preispanici e indossano abiti della tradizione Maya, così come avviene a Santiago Atitlan, San Pedro la Laguna, Solol e Santa Caterina Palopa. A proposito del Lago Atitlan, c’è da dire che è il più grande e il più bel lago del Guatemala, quindi non perdetevi una passeggiata lungo le sue rive se andrete in Guatemala, è raggiungibile in due ore di auto da Città di Guatemala. La parola  “Atitlan” significa “il luogo dove l’arcobaleno prende i suoi colori” e in effetti il lago viene detto “lago dei 7 colori”. Esso ospita acque termali ed è anche il lago più profondo del Guatemala. Oltre una romantica passeggiata, è possibile fare giri in barca e visitare i caratteristici paesini situati nei dintorni. Ad Atitlan noterete sicuramente una statua di un personaggio con un grande sigaro in bocca, è la statua di Maximon, un dio pagano delle popolazioni indigene che vivono lì. È una statua molto curiosa, non solo per il suo aspetto, ma anche perché gli indigeni locali gli sono talmente legati che la collocano ogni volta in una casa diversa, poiché sostengono che tenerla nella loro dimora è un grande onore. Noterete anche come gli indios la adorano offrendole denaro, candele e incensi affinché si realizzino i loro desideri. Se non riuscite a trovare la casa dove è ospitata la statua, niente paura, i bambini del posto si divertono a condurre i turisti alla dimora. È incredibile il tipo di religione che c’è in queste zone, un misto tra religione cattolica, riti Maya, animismo e antichi rituali dedicati alla Madre Terra, ad esempio le persone adorano statue di santi vestiti come gli antichi Maya, frequentano Chiese coloratissime e praticano culti “pagani”. Dopo una passeggiata nella zona del Lago Atitlan, non perdete l’occasione per fare acquisti in uno dei tanti mercatini indios, il più famoso e ricco è quello di Chichicastenango.

Un altro sito archeologico Maya è Copan, al Nord dell’Honduras, dove è conservato il “dizionario di pietra”, il misterioso libro di pietra che contiene geroglifici della lingua Maya, ricoperto da glifi non ancora decodificati. Se cercate un posto particolare dove dormire nella zona, a Santa Caterina di Copan ci sono “haciendas” adattate al turista.

A El Salvador ci sono altri siti Maya interessantissimi, come quelli di Joya de Cerén, una sorta di piccola Pompei americana.  Il villaggio Maya situato nella zona si è mantenuto intatto sotto la cenere di un’eruzione vulcanica del VII secolo, ciò consente tutt’oggi di osservare come realmente vivevano le antiche popolazioni della zona, sono visibili persino gli utensili, le ceramiche, i piatti e i cibi lasciati dopo l’eruzione vulcanica, si vede che la popolazione fu colta alla sprovvista ma riuscì a fuggire lasciando però sul posto tutti gli oggetti di vita quotidiana. A Joya de Cerén sono stati riportati alla luce 70 edifici, tra cui un Temezcal dove i Maya effettuavano i bagni di vapore. Ulteriori siti Maya di El Salvador sono San Andres (inaugurato parco archeologico solo nel 1996 e oggi provvisto anche di un Museo) e Tazumal dove sono visibili tombe, palazzi, piramidi, oggetti per i rituali di sepoltura e persino un complesso sistema per il drenaggio dell’acqua. Tazumal è la città americana che meglio conserva le rovine Maya, è solo qui che gli studiosi hanno capito che l’antica popolazione Maya era in grado di commerciare con posti lontani come il Messico e Panamá. 

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Insegnante di professione, ha un’unica grande passione: viaggiare e scoprire luoghi lontani dal turismo di massa. Durante il tempo libero si dedica alla scrittura e alla lettura di tutto ciò che riguarda il mondo dei viaggi.

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