Due settimane a Cuba nel 2005

Eccovi un pò riassunto il resoconto del mio primo viaggio a Cuba.Sono partito il 31 di Luglio da Malpensa con il volo Blue Panorama delle 11,40 e sono atterrato a L’Avana alle 16,15 circa sotto la pioggia.Appena sceso dall’aereo ed entrato nel terminal mi sono subito reso conto che pioveva anche dentro l’aeroporto,proprio lungo il corridoio laterale che porta all’immigracion.Dopo 45 minuti tra coda all’immigrazione,controllo dogana,controllo sicurezza,recupero bagagli e primo cambio di Euro alla Cadeca sono uscito fuori.Subito un incaricato mi ha trovato un taxi regolare che mi portato al Colina un alberghetto situato in calle L a duecento metri dall’incrocio con la rampa.L’albergo era stato prenotato solo per la prima notte e una volta salito in camera ho trovato il mio compagno di viaggio,un amico sloveno che si chiama Goran.Lui era già a Cuba da due giorni e dopo aver passato le prime 48 ore a Varadero mi ha raggiunto a La Habana.Lui era già stato a L’Avana e a Trinidad lo scorso anno sempre ad agosto.il mio primo impatto è stato scioccante,mi sentivo spaesato in questa grande città che avevo studiato sulla carta ma trovarsi lì la prima volta è un’altra cosa.Non avevo ancora cominciato a girarla,a conoscerla,a prendererle le misure per sapermi orientare.E’ stato forte anche l’impatto con l’ambiente circostante,la desolata strada che dall’aeroporto giunge in città in mezzo al verde con ogni sorta di mezzi lungo la via,il degrado urbanistico attorno alla strada.Poi anche i palazzi in città attorno all’Hotel diversi dai nostri,molto più degradati.fuori dalla finestra dell’albergo vedevo l’Habana Libre con gli avvoltoi che giravano attorno alla sommità dell’edificio.Mi sono detto “ma dove cazzo sono finito?”Io abituato al mondo occidentale e consumistico catapultato letteralmente in un’altra realta.Premetto che poi a partire dal giorno successivo piano piano mi sono innamorato de L’Avana e mi sono perfettamente calato e sentito a mio agio in questa nuova realtà.Dopo una doccia ci siamo fatti due passi giù per la rampa (ultimo tratto dell’ arteria principale che porta al mare) e poi lungo una via laterale verso ovest per cercare un paladar (ristorantini a conduzione familiare spesso ubicati all’interno di condomini)di cui avevo l’indirizzo ma ho trovato tutto chiuso.Lungo la rampa tanti jineteros (procacciatori di beni di vario genere)che chiedevano se avevo bisogno di casa,taxi o altro.Siamo tornati in hotel e abbiamo cenato al ristorante dopodichè ci siamo rituffati nella rampagiù fino al malecon (il lungomare)e poi a nanna.

1 AGOSTO:Dopo aver provato a far colazione in hotel (visto lo squallore del “buffet” abbiamo mangiato quasi nulla,c’erano cose già dall’apparenza inmangiabili.Io ho consumato solo un mini plunkake duro come il marmo) con il taxi ci siamo recati presso la casa dove era stato goran lo scorso anno.La casa è una bella villetta in stile coloniale con il piano terra e il piano primo sita al Vedado nell’estrema zona oveest del quartiere.La simpaticissima e bravissima signora che vive lì con il marito è una donna ispanica di mezza età.Nonostante goran avesse avvisato la signora del nostro arrivo la prima notte l’abbiamo fatta in casa di un’altra famiglia che vive lì vicino perchè non c’erano camere libere.Dopo aver posato i bagagli siamo andati a fare un giro nell’Avana Vecchia.Il nostro giro,dopo essere arrivati in taxi fino nelle vicinanze del quartiere,è cominciato con la visita alla cattedrale e alla sua piazza.Molto bella e maestosa fuori,più semplie ma comunque attraente all’interno.Vista l’ora siamo andati a pranzo nelle immediate vicinanze,alla Bodeguita del medio dove abbiamio mangiato una specialita della cucina criolla,il pollo.Una volta usciti ci siamo recati in plaza de Armas,plaza San Francisco de Asis.Dopo ci siamo fatti una breve passeggiata in calle Obispo con visita all’hotel Ambos Mundos e alla stanza museo dove soggiornò Hemingway.Dopo siamo tornati a casa e inserata abbiamo cenato in un paladar della calle 23.Il giorno successivo dopo esserc trasferiti dalla casa dove eravamo alloggiati temporaneamete all’abitazione che avevamo scelto per il nostro soggiorno avanero siamo andati a Playa De L’este e più precisamente a Santa Maria nella spiaggia di fronte al Tropicoco hotel.Abbiamno trascorso lì la giornata tra bagni,sole e un pranzo a prezzo ladresco presso la spiaggia.La sera pranzo in un paladar del Vedado.

2-3 AGOSTO:Eccoci al quarto giorno.Dopo colazione,in previsione della nostra partenza per Santa Clara il giorno successivo,dopo aver tentato inutilmente di prenotare telefonicamente il bus della Viazul,ci siamo recati presso il terminal principale della compagnia sito vicino al parco zoologico.Dopo aver prenotato di persona il bus in partenza alle 9,30 del mattino col taxi siamo andati fino alla rampa nei pressi dell’Habana libre.Abbiamo pranzato nella cafeteria adiacente l’hotel dopodichè sempre in taxi siamo andati fino al parco acquatico di Miramar.Da lì dopo aver “ammirato” l’orrenda ambasciata russa ci siamo fatti una camminata lungo l’avenida più vicina al mare fino all’altezza dalla chiesa di Santa Rita che abbiamo visitato.Da Lì ci siamo trovati sulla quinta avenida,molto bella e pullulante di ambasciate e ville.Stremati dalla sete ci siamo fatti portare in taxi fino alla tienda (supermarket)vicina all’acquario poco distante dall’albergo Panorama (mi sembra si chiami così).Dopo aver placato la sete e fatto scorta di acqua e biscotti siamo tornati a casa.La sera cena all’Amistad lungo il Paseo del Vedado.

4-5 AGOSTO:Il quinto giorno abbiamo preso il bus Viazul alle 9,30 partendo dal teminal principale vicino al parco zoologico.Dopo una sosta per il pranzo appena fuori Avana ,dopo aver percorso l’autopista,aver visto per strada decine e decine di persone ferme a chiedere un passaggio sventolando banconote di CUC,siamo giunti dopo 4 ore a Santa Clara.Una volta giunti al terminal abbiamo subito acquistato i biglietti per il viaggio del giorno successivo fino a Santiago.Consiglio se volete viaggiare con questi bus di prenotare telefonicamente o facendo un salto al terminal di partenza il giorno prima della partenza per essere sicuri di trovare un posto.Mentre aspettavamo il ns turno fuori dall’ufficio delle prenotazioni a Santa Clara ogni qualvolta guardavamo fuori verso l’uscita,un nugolo di donne che affittano stanze,sventolavano bigliettini per attirare la ns attenzione alfine di andare a dormire da loro.Una volta fuori siamo stati letteralmente assaliti da queste donne e dai taxisti.Dopo essere saliti su un taxi ci siamo fatti portare vicino al centro all’indirizzo di una casa consigliataci dalla signora che ci ha dato alloggio a L’Avana.Purtroppo a quell’indirizzo non c’era più la persona che doveva darci casa,allora il taxista ci ha portato a casa di una coppia di amici che ci ha ospitato per la notte.La casa è in calle Serafin Garcia a poche decine di metri dalla piazza principale della città.I proprietari sono una coppia di mezza età,lui ex veterinario,lei una casalinga pittrice per hobby,simpatici e molto accoglienti.L’alloggio non era molto grande,un cucinino,la sala da pranzo e tre camere da letto.Dopo una sosta in casa siamo andati in centro a cambiare i soldi.C’erano tanti cubani in coda fuori dalla banca in attesa di entrare e cambiare i pesos cubani.Io m’ero messo in coda con loro erroneamente,ma quasi subito una gentilissima ragazza mi ha fatto notare che quella era la coda per vendere la valuta locale e non quella per acquistare i Cuc con soldi stranieri.Allora sono potuto entrare dopo pochi minuti e cambiare i miei 610 euro e ottenere 671 Cuc.Subito dopo siamo andati a visitare il mausoleo dedicato al Che,siamo stati naturalmente all’interno del sacrario dove riposano i resti del Guerrilero Heroico e quelli dei suoi compagni della campagna boliviana.All’interno del sacrario, ricostruito come fosse una grotta per ricordare l’ambiente dove il Che si rifugiò durante la battaglia di Santa Vlara,arde una fiamma eterna accesa da Fidel in persona.Abbiamo visitato anche il miseo adiacente pieno di foto e oggetti appartenuti al Che.Dopo siamo tornati in città e una volta attraversata la piazza siamo andati fino al monumento del treno blindato.Il Che e i suoi compagni durante la vittoriosa battaglia combattuta proprio a Santa Clara attaccarono un treno carico di armi destinato all’esercito di Batista speronandolo con Caterpillar ancora esposto dando una svolta decisiva alla guerra rivoluzionaria.Il sito comprende una stele commemorativa e i vagoni di quel treno.Abbiamo proseguito poco oltre per vedere la statua del Che presso l’area della sede provinciale del Partito Comunista cubano.Al ritorno in città dopo una sorta refresco nella cafeteria della piazza (ho bevuto in due settimane litri e litri di refresco cubano in tutti i suoi gusti,la tukola,la naranja,la pina e la gaseosa ) abbiamo cenato in casa mangiando un’ottima aragosta con contorni vari per sette Cuc a testa.La sera siamo tornati un piazza,ormai eravamo degli habituè,constatando che c’era molta gente in giro,sopratutto nella mega gelateria adiacente.Dopo l’immancabile refresco siamo tornati a casa per dormire.Non abbiamo chiuso occhio tutta la notte,il condizionatore era molto rumoroso (uno dei modelli sovietici),abbiamo dovuto spegnerlo e patire il caldo.La mattina successiva siamo partiti di buon’ora per un’escursione che avevamo prenotato tramite il padrone di casa.E’ venuto a prendreci il suo amico taxista e ci ha portati a Cayo Las Brujas dopo un’ora e venti di viaggio dove siamo stati fino alle tre del pomeriggio.Il taxista è rimasto ad aspettarci al Cayo per tutto il tempo che siamo stati là.La spiaggia e il mare erano molto belli e cìerano anche parecchi cubani lì.Una volta tornati a Santa Clara presso la casa era arrivata una coppia di milanesi.La ragazza aveva problemi di stomaco e allora le ho regalato tre compresse di Mallox per farla stare meglio.Una volta scesi con i bagagli Il nostro afittuario visto che il taxista che ci aveva accompagnato al Cayo era fuori servizio,ci ha fatto portare vicino al terminal da un suo amico che ci ha trasportati su di una vecchissima Moskvich,scoppiatissima che faceva non più di 30 km/h e che doveva fermarsi e ripartire ogni qualvolta incontrava il fondo stradale sconnesso,dunque abbastanza spesso visto che ci ha fatto fare un giro assurdo per non essere beccato dalla polizia.Siamo partiti da quella gabbia di matti del terminal in serata.Siamo arrivati a Santiago la mattina successiva verso le 6,30,ma prima dell’arrivo mi è successa una cosa spiacevole all’interno del pullman che ha purtroppo condizionato negativamente il proseguio della vacanza.

6 AGOSTO:Dopo la fermata di Sancti Spiritus nella notte ho commesso un’imprudenza fatale,ho messo il mio marsupio dentro lo zainetto lasciando quest’ultimo aperto e posizionando il tutto appena sotto il sedile.Non sono riuscito a dormire ma ogni tanto ci provavo e mi distraevo e così nottetempo il tipo che stava dietro di me mi ha rubato tutto,vale a dire il portafoglio contenente due carte di credito,550 Cuc in contanti,i documenti italiani,il visto ,il passaporto,il telefonino,una guida della Lonely Planet,il biglietto aereo,dopodichè questo individuo è sceso a Bayamo(lo so perchè parte dei documenti sono stati trovati lì e mi sono stati riconsegnati il giorno prima di partire).Altro errore è stato tenere tutto dentro il marsupio e non qualcos’altro dentro la valigia.Mancavano anche le contromarche per il ritiro dei bagagli.Ho controllato prima e dopo essere sceso in giro per il bus ma non c’era più traccia di nulla di mio.Una volta scesi dal pullman non sapevamo neanche dove andare a cercare casa perchè l’indirizzo che avevo era dentro il marsupio e non mi ricordavo più dove fosse ubicata la casa.Abbiamo poi recuperato i bagagli anche senza contromarca (subito avevo pavuto paura che fossero spariti pure quelli).Ci ha pensato il taxista che ci ha portato in città a trovarci una casa poco distante dal museo del ron.Una volta che ci siamo sistemati presso la casa tenuta da una famiglia multigenerazionale,tutti molto carini e accoglienti,abbiamo fatto colazione.Io ho mangiato quasi nulla perchè ero in preda allo sconforto.Però abbiamo dovuto abbandonare la casa perchè una delle abitanti ci ha detto che io non avendo il passaporto loro non potevano ospitarci.Ci hanno detto che potevamo dormire in un hotel non prima di essere stati alla polizia per fare denuncia dell’accaduto.La stessa gentilissima signora ci prima accompagnato al vicino e carinissimo Hostal San Basilio per prendere accordi circa il pernottamento,dopodichè ci ha accompagnato al posto di polizia del centro vicino al Parque Cespedes.Lì ho dapprima raccontato il tutto al poliziotto di guardia,dopo una mezz’ora ci hanno fatto salire al primo piano,ho di nuovo raccontato tutto ad un altro agente ci ha fatto accomadare in sala d’aspetto.Venti minuti dopo sbuca un’altro agente e indovinate,anche a lui ho dovuto dire tutto,dopo una quindicina di minuti ci hanno chiamato dentro un ufficio e ci hanno poi portato con una volante presso una stazione della polizia investigativa.Arrivati lì è ricominciata la solfa del racconta la storia prima all’assonnato poliziotto di guardia,poi ad altri suoi tre colleghi.dopo un’ora dal nostro arrivo mi hanno convocato in un ufficetto per stilare la denuncia.Un giovane ufficiale (un pò imbranato) ha preso con molta calma dalla borsa un foglio bianco con il timbro del ministero,con molta calma e fatica ha infilato il tutto dentro una vecchissima macchina da scrivere(ho visto un computer dentro un’altro locale,ma chissà perchè non lo usavano).Mi ha fatto un sacco di domande,mi ha fatto stilare un elenco delle cose rubate e dopo un’ora e mezza ha finito il suo compitino scrivendo in duplice copia naturalmente senza fotocopiare la denuncia).Risultato:abbiamo perso cinque ore per una denuncia che in Italia ti fanno in 15 minuti max.Stremati dal caldo,dalla sete con il nostro foglio e dopo aver atteso una pattuglia che ci riportasse in centro siamo finalmente piombati in hotel.Dopo esserci sistemati e aver fatto un breve giro a metà pomeriggio ci siamo messi a letto senza pranzare e ci siamo alzati il mattino seguenti.Era sabato 6 agosto e meno male che a Goran non avevano rubato niente così mi ha potuto anticipare i sodi per dormire e mangiare a Santiago.

7-8 AGOSTO: abbiamo girato per le zone centrali di Santiago,ovvero Parque Cespedes,plaza Dolores e plaza De Marte.I jineteros sono particolarmente asfissianti e numerosi.Purtroppo dopo il furto in quei giorni non sono riuscito ad apprezzare la città.Abbiamo trovato la cattedrale sempre chiusa,mangiato prevalentememte in hotel e una volta in paladar e sono pentito di non essere andato a vedere il Castillo del Morro.La sera dell’8 agosto siamo ripartiti per santiago con il bus di Viazul (se vi capita di viaggiare verso Avana di notte da Santiago portatevi la cena sul pulman o mangiate prima perchè gli autisti si sono fermati per la sosta solo vicino a L’Avana.Il viaggio è stato uno dei momenti più belli dell’intero viaggio.Dopo aver percorso poche decine di km lungo una strada somigliante all’autopista ci siamo immersi nella campagna percorrendo strade con solo due corsie.Prima di arrivare a Bayamo il bus ha attraversato i centri di Palma Soriano,Contramaestre,Jiguani e altri paesi minori.Sono rimasto affascinato nel vedere la vita della campagna con la gente che tornava dai campi la sera con i trattori e altri mezzi,altri che attendevano un passaggio lungo la via,i paesi brulicanti di persone fuori dall’uscio di casa e sotto i porticati,i campi coltivati,le palme e tutto quell’esplosione di verde.Con mio grande rammarico avevo lasciato la macchina fotografica nella valigia e non ho potuto immortalare ciò che stavo vedendo.Non sono riuscito a dormire sopratutto per la scomodità dei sedili,duri fino all’inverosimile.Essendo la corsa più rapida di 4 ore rispetto a quella che ferma in tutti i centri principali dell’isola le fermate sono state pochissime.

9 AGOSTO:La mattina verso le 6,30 circa siamo arrivati a L’Avana e una volta tornati nela stessa casa del nostro primo soggiorno avanero,dopo aver fatto colazione presso la casa dell’amistad lungo il Paseo ci siamo recati sempre sulla stessa via per andare all’ambasciata italiana.Però la sede non era più lì come indicato sulla guida della Mondadori ma spostata a Miramar ubicata lungo una della prime vie traverse della quinta avenida.Arrivati là alle 10,30 appena spiegato al tipo sul cancello (un poco scortese) quello che mi era successo questo quà mi ha detto di andare a fare tre foto tessera e di tornare prima delle 12 altrimenti sarei dovuto tornare il giorno sucessivo.Mi ha indicato dove potevo trovare un fotografo nelle vicinanze e ci siamo diretti presso un centro commerciale sito di fronte al sull’estremità a nord est del quartiere.Purtroppo il negozietto fa solo sviluppi e vendita di pellicole,però il commesso ci dice di andare dal fotografo che cìè lì a poche decine di metri dietro a un parcheggio.Una volta entrati una ragazza ci dice che………non c’è il fotografo e che forse torna la prossima settimana,pazzesco!C’era sul cavalletto una camera digitale pronta e nessuno delle persone presenti dietro al bancone sapeva usarla?Allora ci hanno detto di andare sulla rampa in corrispondenza della calle 10 e ma una volta arrivati lì bisogna andare a girovagare dentro il piccolo centro commerciale corrispondente all’indirizzo e così per non rischiare di rimanere un’altra volta fregati abbiamo chiesto al taxista che ci ha portati in un negozio nei pressi di Plaza de la Revoucion dove ho finalmente potuto fare le foto,forse sono anche passato davanti a qualcuno senza saperlo.Così sono tornato all’ambasciata e dopo un’oretta ho avuto un foglio che attestava la mia identità.Prima di me c’erano un ragazzo romano che aveva subito il furto di tutti i soldi e i documenti,due napoletani rimasti senza i passaporti,fuori decine di ragazze cubane in attesa di espletare pratiche burocratiche.Il personale del Consolato mi ha fornito le istruzioni per farmi inviare dei soldi da casa visto che loro anticipano ben poco e solo se una persona ha una partenza imminente.La cosa funziona così:dall’Italia presso la BNL o L’Antonveneta devono mandare un bonifico al Banco financiero internacional de l’Avana.Normalmente un bonifico ci metterebbe troppo tempo,però dall’Italia dopo l’avvenuto versamento,si invia un fax conprovante l’operazione all’agenzia Asistur che ha sede nel Paseo Martì in centro Habana che anticipa il contante previa una commisione di 50 Cuc.L’interessato si reca all’Asistur e dicendo il proprio nome e esibendo un documento riceve il denaro.L’agenzia verrà rimborsata dal banco finaciero successivamente.In alternativa c’è la Western Union di cui ho visto un paio di agenzie .Dopo aver pranzato presso il centro commerciale vicino all’ambasciata siamo tornati a casa da dove ho telefonato in Italia per dare istruzioni alfine di farmi inviare del denaro.La sera cena all’Amistad.

 
10 AGOSTO:La mattina ci siamo recati presso l’agenzia asistur lungo il Paseo Martì per ritirare i soldi che avevo richiesto a casa telefonicamente il giorno prima.Una volta arrivato giù in portineria e dopo aver detto all’addetta il mio nome,dramma,i soldi non sono arrivati,il mio nome non risulta.Sono uscito un pò abbattuto e stavo per risalire sul taxi quando l’impiegata che era uscita in strada mi ha chiamata per nome e mi ha detto di tornare dentro,dopodichè mi ha fatto salire al primo piano e lì un’altra impiegata dopo avermi fatto attendere brevemente mi ha consegnato il denaro.Una volta usciti dopo la sosta refresco in una cafeteria sotto una galleria commerciale vicino all’hotel Plaza abbiamo visitato il museo de la Revolucion.Prima della rivoluzione il palazzo che ospita il museo era la dimora presidenziale di Batista.Il repertorio esposto è vastissimo ,c’è anche un’esposizione esterna il cui pezzo principale è lo yacht Granma che portò Fidel e gli altri rivoluzionari a Cuba dal Messico nel dicembre del 1956.Dopo la visita abbiamo pranzato al ristorante italiano Neptuno situato di fianco all’hotel Inglaterra in Parque Central.Una volta pranzato breve giro nei dintorni lungo calle San Rafael,capatina da Partagas e ritorno a casa.La sera abbiamo cenato a Miramar da El Aljibe locale molto bello e caratteristico dove abbiamo mangiato un pollo veramente molto buono.Dopo passeggiata fino al 1830 che pensavamo facesse discoteca ma ora è solamente ristorante.Allora abbiamo proseguito a piedi fino alla piazza del Melia Cohiba,dopodichè volevamo farci portare al cafè cantante in plaza de al Revolucion ma i problemi di dissenteria di Goran ci hanno fatto tornare a casa anzitempo.

11 AGOSTO:La mattina colpo di scena legato alla vicenda del furto da me subito.A casa si è presentato un ragazzo che cercava prorio me,era venuto per dirmi che suo cognato,un dipendente delle autolinee Astro,aveva trovato i miei documenti a Bayamo presso la stazione dei bus.Sono riusciti a risalire all’indirizzo della casa dove alloggiavo perchè assieme ai documenti ritrovati c’era la ricevuta del primo mio soggiorno a L’Avana la settimana precedente che era la stessa casa dove ho alloggiato la settimana successiva.Mi avevano anche cercato telefonicamente a Santiago perchè avevo dei biglietti da visita di case particular,poi hanno provato all’hotel de l’Avana,il Colina (era scritto sul visto)dove sono stato il primo giorno e infine provando a cercarmi leggendo l’indirizzo sulla ricevuta già citata mi hanno trovato.Il ragazzo mi ha detto che suo cognato sarebbe rientrato a L’Avana,dove risiede,il giorno successivo con i miei documenti.Dopo questa incredibile rivelazione siamo andati all’agenzia di Viazul per prenotare il bus del giorno successivo per Goran che il 12 partiva per la Slovenia via Germania da Varadero.Subito dopo ci siamo fiondati in Plaza de la revolucion e dopo le immancabili foto di rito sull’enorme piazza sono salito in cima alla torre per godermi il panorama e scattare altre istantanee.Una volta sceso,sosta refresco al chiosco adiacente la torre dopodichè con il cocotaxi siamo andati nell’Avana Vieja per pranzare al paladar famoso per essere stata una delle location del famoso film “fresa y cocholata”.Però prima di poter entrare è uscito un tipo che ci ha detto che era in corso un’ispezione e non si poteva entrare prima di almeno un’ora.Allora ci siamo fatti portare al Neptuno dove abbiamo mangiato la pizza così per variare .Il pomeriggio l’abbiamo passato a casa a riposare, la sera abbiamo cercato alcuni paladar del Vedado segnalati sulle guide ma non esistevano più.Allora mentre vagavamo per il quartiere si è avvicinato un ragazzo vestito bene con scarpe e abbigliamento piuttosto costoso che si è offerto di portarci a mangiare presso una casa di suoi conoscenti lungo la calle 19 se ben ricordo,vicino c’è un ospedale.Il locale si chiama “la casona” e abbiamo mangiato un’ottima aragosta a 7 CUC con contorni vari uniti alla simpatia e alla cordialità della giovane famiglia che ha cucinato.Il ragazzo se n’è andato prima che noi cominciassimo a cenare,non ha neanche voluto fermarsi a bere e ci ha lasciato il suo biglietto da visita.E’ stata una bella serata,come quando stai bene,sei tranquillo ,con persone veramente squisite,uno dei momenti più belli passati sull’isola.Dopo cena un Cuba Libre al bar della Torre Focsa,da dove si ammira uno splendido panorama della città,che figata.Dopo essere scesi altro giro di cocktail al bar del giardino dell’hotel Nacional.

12 AGOSTO,dopo aver salutato Goran che in mattinata è partito per Varadero da dove avrebbe preso l’aereo per tornare a casa , sono uscito ed ho cominciato una lunga passaeggiata che mi ha portato dall’estremo ovest del Vedado fino all’incrocio tra il Malecon e la Rampa.Dopo aver mangiato un bocadito ho proseguito lungo tutto il Malecon fermandomi ogni tanto per fotografare i palazzi.Una volta giunto in fondo nei pressi del Morro sono salito negli uffici di Lovely Cuba per salutare Marco.Dopo una piacevole conversazione ci siamo congedati e con il taxi mi sono fatto riportare a casa.La sera cena solitaria all’Amistad e altrettanto solitaria passeggiata fino in fondo alla rampa e poi lungo il Malecon parte est verso Miramar.Avevo cenato presto per poter essere al tramonto lungo il Malecon per fare delle suggestive foto,peccato che le nuvole hanno rovinato un pò lo spettacolo offuscando il sole .

13 AGOSTO: dopo aver saputo telefonicamente che i miei documenti erano tornati a L’Avana mi sono recato a riprenderli nella zona dell’Habana Vieja vicino al Capitolio .Sono tornato in possesso del passaporto,del visto,di alcuni biglietti da visita di case e del biglietto aereo inutile perchè mi ero già fatto rilasciare un duplicato dalla compagnia aerea.Subito dopo sono andato all’ambasciata per comunicare loro che avevo riavuto il passaporto.Mi hanno ricevuto anche se mi sono presentato fuori orario e ringrazio pubblicamente il carabiniere con il quale ho parlato.Gli ho riconsegnato il foglio provvisorio che mi avevano rilasciato a inizio settimana e poi sono andato a pranzo nel ristorante del centro commerciale sito nella piazza dove c’è l’hotel Melia Cohiba (a proposito lì una camera doppia standard ad agosto costa 225 Cuc,la prima colazione 18 Cuc)lungo il Malecon.Dopo sono tornato a casa piuttosto stanco,la sera ho cenato nella trattoria Marakas dove ero già stato.

14 AGOSTO:14 agosto,giorno della partenza,non c’è molto da dire se non che al mattino ho fatto una passeggiata come spesso da casa fino all’incrocio rampa-malecon ,pranzato non ricordo più dove,capatina intaxi fino al supermercato del centro commerciale vicino al Melia Cohiba e ritorno a casa a piedi,doccia,bagagli,saluti alla signora Maria e famiglia,taxi,aeroporto e ritorno in Italia la mattina del 15 con la cubanite che si era già impossessata di me.I giorni seguenti sono stato a casa avendo ancora una settimana di ferie,per un pò ho sofferto i postumi del jet -lag e la fatica a tornare con la testa alla vita di sempre.

Diario di viaggio scritto da Ryancooper

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