Quale tipo di prosciutto mangiare in Spagna?

Jamon Iberico

La Spagna è rinomata per la grande produzione di prosciutto, pensate che ogni anno vengono prodotti più di 40 milioni di prosciutti e non a caso esistono i musei del prosciutto dove si possono gustare panini, cornetti e altre prelibatezze con prosciutto, tutto a bassissimo prezzo (pensate che a Madrid un cornetto con prosciutto in uno dei tanti Musei del jamòn, costa solo 1 € e ne potete fare incetta!). Tra le tante varietà di prosciutto spagnolo, un posto d’onore spetta al Pata Negra, il più costoso al mondo, anche se in Spagna ha un prezzo inferiore rispetto agli altri Paesi. Basta entrare in un Museo del jamòn e chiederlo esplicitamente, ovviamente controllate che sia un “jamòn iberico de bellota”, ossia un prosciutto da ghianda ottenuto da suini allevati allo stato brado nei querceti di Salamanca, dell’Andalusia e dell’Extremadura, solo lì essi si cibano ogni giorno di circa 10 Kg di ghiande trattate per ben tre anni, oltre a erbe, radici, insetti e tuberi. Altri requisiti per ottenere il titolo di “jamòn de bellota” sono: il peso del maiale, ovvero 160 Kg , la garanzia che il maiale si cibi almeno di circa 7 Kg di ghiande al giorno e la fase della stagionatura che dura due-tre anni. Insomma, i requisiti sono tanti e solo se li si rispetta tutti, il prosciutto può fregiarsi del marchio “de bellota”, altrimenti è un semplice jamòn iberico. Il gusto del jamòn de Pata Negra è ineguagliabile, soprattutto grazie all’acido oleico contenuto nelle ghiande mangiate dai maiali, il quale consente al prosciutto di sciogliersi in bocca. La prelibatezza del jamòn de bellota deriva inoltre dal taglio, rigorosamente fatto a mano dagli abili “cortadores de jamòn”. Ricordate anche che, oltre al jamòn, c’è anche la più economica paleta di Pata Negra, ovvero la spalla non cotta, ma trattata come il prosciutto. Un altro prosciutto molto buono è il “jamòn serrano” ricavato dalle zampe del maiale bianco delle regioni del Teruel e del Trévelez. A voi la scelta!

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